Carpi (Modena) – L’arrivo di Michele Iacomino ai cancelli del Campo di Fossoli è previsto per domani, sabato 11 ottobre, intorno alle ore 11.00.
Iacomino arriverà dunque nel campo sito a Carpi, nel modenese, dopo aver percorso ben 1.500 chilometri attraverso l’Europa. Questa è la tappa finale del suo viaggio che, rievocando parte del lungo ritorno di Primo Levi descritto ne ‘La Tregua’, partendo dal campo di Auschwitz-Birkenau, ha attraversato Polonia, Austria, Germania e Italia per ricordare gli sportivi vittime del nazifascismo.
‘Inseguendo la libertà. Una riflessione sulla memoria in sella alla mia bicicletta’ – questo il nome del progetto che unisce memoria e sport – è sostenuto da Fondazione Fossoli, centro studi Tapigreco, Pro Forma Memoria di Roberta Gibertoni per la direzione scientifica, In bianco e in nero, Polisportiva Sanmarinese e Andes srl.
L’itinerario di Iacomino – seguito nel suo viaggio da Roberta Gibertoni di Pro Forma Memoria e dal regista Nicola Nannavecchia, che realizzerà un reportage – ha toccato cinque memoriali cruciali: Auschwitz-Birkenau (Polonia), Mauthausen e Gusen (Austria), Dachau (Germania), Bolzano-Gries e infine, sabato, Fossoli (Italia).
Ad accoglierlo nella città dei Pio ci sarà, la presidente della Fondazione Manuela Ghizzoni e l’assessore alla Cultura del Comune di Carpi, Giuliano Albarani, che, in una nota, commentano: “Il valore dell’impresa di Iacomino è duplice. Unendo due mondi che raramente si pensano insieme, quali quello dello sport, da un lato, e della memoria, dall’altro, compie un’operazione davvero interessante: nel ricordare, attraverso un gesto in sé sportivo come una pedalata lunga 1.500 km, come nessuno si potesse sentire al sicuro dalla macchina di morte nazifascista, che perseguitò qualsiasi categoria sociale ed etnica, sportivi compresi, e nel rammentare che, potenzialmente siamo tutti chiamati al compito della memoria. Ricordare quanto è stato, gli orrori come i momenti di solidarietà, dignità e resistenza, non è attività da demandare esclusivamente a una platea di specialisti, né elemento utile soltanto alle giovani generazioni, ma dovere quotidiano cui è chiamato ciascuno di noi, in quanto cittadino. Perché è nella conoscenza del passato che una comunità può vivere più consapevolmente il proprio presente e progettare un futuro di speranza”.
“È importante sottolineare – si legge inoltre nel comunicato stampa – che il progetto non terminerà con l’arrivo a destinazione di Iacomino: la Fondazione Fossoli ospiterà nella baracca restaurata del Campo la mostra itinerante ‘Sport, sportivi e Giochi Olimpici nell’Europa in guerra (1936-1948)’, realizzata dal Mémorial de la Shoah di Parigi, che inaugurerà sabato 15 novembre alle ore 11.00, e sarà visitabile fino al 1° febbraio 2026″.
“A partire dalla mostra, lo studio Pro Forma Memoria, con il sostegno della Fondazione Fossoli, ha inoltre sviluppato una proposta didattica rivolta alle scuole locali di ogni ordine e grado, i cui studenti parteciperanno attivamente all’esposizione, con elaborati, contributi e come guide della mostra stessa”, conclude la nota.



